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Laser - "Oggni cosa è mal incaminata"

Ascolta il documentario di Francesca Torrani andato in onda su Rete2 il 20 aprile 2020.

L'incredibile storia dei diari di Giovanni Anastasia, vissuto a Breno tra il 1797 e il 1883
Si è messo li e ha scritto, giorno dopo giorno, dal 1817 al 1866. Ha scritto del tempo, che sembra venir giù tanta di quella acqua su a Breno. Ha scritto la fame (e cara grazia che c'erano le patate), ha tratteggiato la miseria, restituito preoccupazioni, magagne, magoni. Giovanni Anastasia ha lasciato un diario che non ha uguali in Svizzera. In Italia viene in mente (ma è un accostamento senza pretese) la Terra Matta di Vincenzo Rabito, il bracciante siciliano che si è chiuso a chiave nella sua stanza tra il 50 e il 60 del secolo scorso e per dieci anni ha ingaggiato una lotta contro il proprio analfabetismo scrivendo l'autobiografia.
Duemilacento pagine scritte a mano, giorno dopo giorno, dal 1817 al 1866. Questo è "Oggni cosa è mal incaminata'' di Giovanni Anastasia, un diario custodito nel Museo del Malcantone di Curio. Da poco quelle pagine sono diventate tre volumi (più un quarto di accompagnamento), curati da Daniele Pedrazzini. Damiano Robbiani, e da Giovanna Ceccarelli. Pagine che sono già considerate un unicum a livello svizzero.

Per motivi di studio, l'opera può essere ottenuta anche in versione PDF su chiavetta USB (fr. 30.-)
La richiesta deve essere giustificata e inoltrata in forma scritta a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 
Scarica la scheda del Diario in formato PDF


 

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