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Gli ex-voto del Malcantone

Questa mostra nasce in occasione dell’imminente uscita di una pubblicazione, curata da padre Giovanni Pozzi e Augusto Gaggioni, che, sulla base di un accurato inventario, darà minuziosamente conto di tutti gli aspetti degli ex voto dipinti ticinesi.

Richiesto di alcune informazioni sulle ventisei opere precedentemente censite nella regione, il Museo del Malcantone ha deciso di raccogliere tutto quanto fosse possibile e allestire un’esposizione, permettendo così ai visitatori di avere una visione d’assieme di un patrimonio forzatamente disperso in una decina fra chiese e oratori, spesso non facilmente visibile.

Il numero dei dipinti potrebbe apparire esiguo, ma la qualità del materiale, che va dal Seicento alla fine dell’Ottocento, riscatta ampiamente questo limite, rendendo la mostra quanto mai interessante. Purtroppo, rispetto al primo inventario redatto nel 1950, risultano dispersi quattro dipinti documentati da fotografie: attraverso le stesse sarà forse possibile recuperarli.

Un ex voto è innanzi tutto un segno tangibile di gratitudine verso la Madonna che, tramite l’intercessione di santi protettori o famigliari defunti, ha voluto concedere quella grazia che ha permesso di uscire indenne da una situazione di grave pericolo. Già solo questo fatto rappresenta un aspetto di grande interesse per un museo etnografico, in quanto documenta un aspetto fondamentale del rapporto con il trascendente, al quale ci si affida e verso il quale si nutre un solido sentimento di gratitudine, testimoniato appunto dall’ex voto. Da qui il profondo rispetto dovuto a questi documenti, sentimento che, attraverso loro, si estende ai protagonisti di pericolose vicende, accomunati dalla fede e da un sentimento, la gratitudine appunto, sempre ammirevole. Non sono iinoltre da dimenticare tutte le informazioni sulla vita, sul lavoro, sul costume, sull’emigrazione, sugli arredi e quant’altro che da questi documenti traspaiono.

Il rispetto per queste opere passa anche attraverso una loro corretta conservazione. Spesso ci si trovati di fronte a opere in condizioni assai precarie, mentre altre denunciano interventi di “restauro” eseguiti con metodi discutibili quando non dissennati. La mostra mira anche a sensibilizzare su questi aspetti, nonché a promuovere una raccolta di fondi per intervenire con restauri appropriati almeno nei casi più urgenti.

Bernardino Croci Maspoli
Presidente dell’Associazione Museo del Malcantone
Marzo 1999

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