Nella sede di Curio trovano posto esposizioni temporanee ed un'esposizione permanente, distribuita in due grandi sale e quattro più piccole. Nella prima delle due grandi sale, la sala della civiltà rustica, sono presentati, in sintesi rapida quanto efficace, attività e momenti di vita della popolazione malcantonese fin verso la metà del nostro secolo: caccia, pesca, agricoltura, artigianato, pastorizia, viticoltura, usanze e tradizioni varie.
Le quattro sale piccole sono dedicate ai temi dell'abitare - la cucina, cuore della casa - della religiosità (le parrocchie del Malcantone, a turno, vi espongono arredi, paramenti sacri e documenti) e dell'emigrazione.
Qui, accanto ad architetti, urbanisti e incisori di fama mondiale - bastano due nomi per tutti: Domenico Trezzini e Giacomo Mercoli - sono illustrati i mestieri più umili del gessatore e dello stuccatore, al cui insegnamento dalla metà dell'Ottocento erano preposte le scuole di disegno di Curio e Breno, e del fornaciaio, uno dei mestieri maggiormente diffuso fra gli emigranti stagionali malcantonesi.
sala (1)
Nella sala della civiltà rustica sono presentati attività e momenti di vita della popolazione malcantonese fin verso la metà del nostro secolo: caccia, pesca, agricoltura, artigianato, pastorizia, viticoltura, usanze e tradizioni varie.
sala (2)
In questa sala è presentato il lavoro del fornaciaio, mestiere assai diffuso fra gli emigranti malcantonesi.
sala (3)
Qui è presentata l'attività dello stuccatore e del gessatore.
sala (4)
Questa sala ospita le "Tavole del Tempo", un'originale composizione di immagini che si sviluppa lungo le pareti, organizzata secondo il principio delle tavole sinottiche.